Sissi e le sue due sorelle ascoltarono con attenzione ogni parola di Altea e nell'udire che Guisgard era vivo, le tre esplosero in pianti di gioia e si abbracciarono fra loro.
“Voglio subito andare a corte.” Disse Sissi.
“Ora è sera ormai.” Fece Melinna. “Ci andrai domattina, se Dio vorrà.”
“Stanotte non potrei chiudere occhio.” Felice Sissi.
“Si, ma pazientare fino a domani non ti cambierà nulla.”
Le tre poi lessero la lettera mostrata loro da Altea.
“Un sosia...” stupita Sissi “... a me sembra assurdo... uno scherzo della natura, dunque?”
“A meno che qualcuno non lo abbia impastato...” sarcastica Atenia.
“A me sembra impossibile.” Mormorò Melinna. “Lord Guisgard era unico.” Sicura Atenia. “Nessuno potrebbe spacciarsi per lui. Chi lo conosce non si farebbe di certo ingannare.”
“Eppure messer Albano giura sulla sua somiglianza col nipote dell'Austero.” Fissandole Sissi.
“Ma ora cosa importa?” Guardandole Melinna. “L'unica cosa importante è che lord Guisgard sia vivo.”
“Si e domattina lo incontrerò a corte.” Sorridendo Sissi. “Se Dio vorrà.” Si voltò verso Altea. “Restate con noi stanotte, milady? Così che domattina andremo insieme al palazzo?”
“Si, ci farete compagnia, milady.” Melinna alla dama de Bastian. “Stiamo per cenare e sarebbe bello avervi con noi a tavola.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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