Annuii cordialmente a Rodolfo.
Era un bene che sapesse che io e Altea ci conoscevamo, così avrebbe evitato di giustificare la mia presenza con qualche bugia.
Poi entrò un bambino di corsa, che sembrava conoscere Guisgard.
Rodolfo era stizzito, ma Icarius se la cavava bene, e si vedeva che non stava recitando.
Mano a mano che il bambino parlava, che gli chiedeva dell'ocarina, non sapevo se essere preoccupata o commossa.
Ma quando il bambino riconobbe la filastrocca mi mancò il fiato.
Oh, Guisgard....
Cercai di nascondere dietro un sorriso cordiale le profonde emozioni che mi stavano attraversando.
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