Abbassai lo sguardo a quelle parole, con un leggero sorriso.
Restai immobile ad osservarlo e poi partii a mia volta, diretta al Palazzo Ducale.
Cavalcavo veloce, cercando di non ascoltare le voci concitate e discordanti che si affollavano nella mia mente.
Era tutto così strano e così assurdo per me, che non avevo idea di come dovessi comportarmi.
Sapevo che, in un modo o nell'altro, qualcuno si sarebbe fatto male.
Dopo un po' giungemmo a palazzo.
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