Fra' Godwin ci fece accomodare tutti nel grande stanzone adibito a cucina, con un enorme fuoco nel centro della stanza.
L'ambiente era ovviamente semplice, ma il calore del fuoco e la stessa presenza amichevole di Fra' Godwin, lo rendeva accogliente.
A due voci, io e il prigioniero dalla maschera di ferro, raccontammo al buon frate tutta la storia, a partire dalla mia visita al carcere fino al arrivare all'evasione e alla morte di Pirros.
"Frate, io e la Madre Superiora sappiamo che avete basato la vostra esistenza sull'aiuto del prossimo, di qualsiasi ceto e provenienza. Avete messo a repentaglio la vostra vita per curare centinaia di malati, con l'amore e la dedizione che solo un vero servo del signore possiede. Vi chiediamo quindi di dare ospitalità a questo prigioniero!"
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden.
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