Mi voltai verso la Madre Superiora, con uno sguardo colmo di gratitudine.
Sapevo che avrei potuto contare sempre su di lei! Tuttavia, mi preoccupava che la tranquilla vita delle monache, ignare di tutto, fosse messa a repentaglio.
Un uomo qualsiasi, sarebbe stato più facile da nascondere. Ma lui, con quella maschera di ferro impossibile da togliere senza chiave...
"Madre" dissi "dobbiamo trovare la chiave della maschera o quest'uomo non avrà speranza di restare nascosto a lungo. Oggi è andata bene, ma domani?"
Pensai per un attimo a Fra' Godwin, che viveva praticamente come un eremita nella sua piccola chiesa. Nessuno si avvicinava mai a lui, perché un tempo aveva accolto i malati più poveri per curarli (o seppellirli) e la gente temeva le malattie. Lui stesso era miracolosamente guarito dalla lebbra, che gli aveva lasciato un moncherino al posto della mano e un occhio completamente deturpato e, in molti, pensavano che fosse ancora contagioso.
"Se lo mandassimo da lui?" chiesi a alla Superiora.
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden.
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