Il volto di Pirros.
Quasi orrendamente sfigurato dalla brutalità con cui si erano accaniti su di lui.
E poi quel biglietto accompagnato da un garofano rosso.
E l'anello che l'uomo portava al dito sembrava svanito.
In quel momento tornò Edwig e nel vedere Tessa con quel biglietto in mano, le si avvicinò per leggerlo.
“Sembra...” disse turbata la guaritrice “... sembra scritto da una donna... una donna gelosa...” guardò il cadavere “... eppure... eppure non può essere stata una donna a ridurlo così... no, è troppo malridotto... chi lo ha conciato così doveva avere una forza eccezionale e nutrire un odio fuori dal comune... neanche gli animali vengono ridotti così prima di essere macellati...” il suo sguardo cadde sul garofano rosso “... è una firma...” mormorò “... questo fiore è una firma... una firma che pochi sanno decifrare... ed io sono tra quei pochi...” fissando Tessa “... i garofani rossi erano utilizzati nei secoli passati, durante il dominio dei Longobardi... dalle streghe...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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