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Vecchio 07-03-2015, 02.33.11   #1128
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il rumore delle ruote della carrozza nei solchi del viale impedirono che le parole della ragazza di Miral arrivassero al cocchiere.
La vettura proseguì fino a raggiungere la grande villa.
In realtà quel luogo appariva del tutto straniato dal tumulto e dal clamore della società Capomazdese.
Poteva tranquillamente essere definito l'ideale per un misantropo o per un anacoreta, fatta eccezione per la monumentalità tutta aristocratica di quell'ambiente.
E quel posto pareva da sempre essere stato battuto dal vento.
Tutto infatti appariva come reso incantato da quel furente e furioso soffio che si accaniva sulla brughiera senza sosta.
La terra era secca, l'aria limpida e fredda, gli alberi con i rami protesi verso il cielo e le cime sferzate e piegate quasi come a mostrare un solenne e perenne inchino alla sovranità di quell'Eolo Capomazdese.
E la grande villa sembrava essere stata costruita apposta per resistere in quel ventoso, cupo e selvatico scenario.
La carrozza arrestò il suo incedere proprio davanti al solido e secolare portone, circondato da pietre larghe e sporgenti che donavano un'imponenza d'altri tempi a quell'ingresso.
Il cocchiere saltò giù ed aprì la porta della vettura per far uscire la ragazza di Miral.
E in quel momento una vecchia servitrice uscì dal portone, andando in contro ai nuovi venuti.
“Salute a voi...” disse con un tiepido sorriso “... madama Elsia immagino. Vi attendevamo.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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