Icarius riprese ad accarezzare con le labbra la sua bianca ocarina, alternando parole e note che scivolavano via sui bagliori del camino che illuminavano quell'angolo di stanza.
“Davide era solo un pastore” disse fissando per un momento Clio “eppure scrisse Salmi immortali e profetici... ciò che sappiamo fare spesso non è che una concessione, un dono, un privilegio... come l'Amore... infatti il Re di Cuori è Re non per nascita, sangue, rango o conquista, ma per conferimento...” continuando a confondere musica e parole “... è buffo come spesso ci illudiamo di somigliare a grandi personaggi di poemi o romanzi... Davide era un pastore come me e nel mio medesimo modo amava una donna che non era sua, ma di un altro...” si fermò e guardò la ragazza nei suoi occhi chiari “... io e Guisgard non abbiamo solo lo stesso volto, ma anche identico cuore, Clio... proprio come quel pastore e quel re che amavano allo stesso modo Betsabea...”
Intanto il vento attraversava con forza e rabbia la vasta e primordiale brughiera.
“Vuoi sapere se Aneas conquistò quella ragazza? Strano però che tu non mi abbia ancora chiesto il nome di lei...” aggiunse Icarius.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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