Il sapore di quella mela.
Era dolce, denso, scivolando delicatamente col suo gusto così particolare ed ammaliando i sensi di Clio.
Poi il dito di Icarius, così lieve ma audace, appassionato, quasi giocando prima sulle morbide labbra della ragazza, poi fra esse, fino a sfiorare col suo tocco leggero, eppure continuo, la lingua di lei.
Per un momento poi Clio chiuse appena gli occhi e nel riaprirli trovò quelli del pastore, luminosi e sognanti, vicinissimi ai suoi.
Poteva sentire il suo respiro, i suoi sospiri e allora la bocca del giovane gli apparve ormai sulla sua.
E la baciò.
La baciò piano, dolcemente, come accarezzandole le labbra con le sue.
“Scusami...” fermandosi Icarius e facendosi indietro “... scusami, ti prego... non accadrà più...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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