Il suono dell'ocarina.
Dolce e malinconico.
Come il suo animo, come i suoi occhi quand'era inquieto, come il suo volto quando dal ponte della Santa Caterina fissava l'orizzonte lontano, immaginando e sognando mondi lontani.
Clio sentì quel suono più vicino.
E ad un tratto vide una sagoma nel chiaroscuro.
Qualcuno che seduto sotto un albero suonava l'ocarina.
Ma all'improvviso un fruscio tra i cespugli.
Poi un ringhiare.
Ed infine due occhi luminosi ed ostili.
Un lupo allora balzò, tra quella figura che suonava e la ragazza, mostrandole le sue zanne feroci.
“No...” una voce sorta dal nulla “... stai indietro, Clio!” Gridò la figura con l'ocarina. “Via!” Urlò poi al lupo.
L'animale allora si lanciò verso di lui, saltandogli addosso e buttandolo pesantemente a terra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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