Abbassai lo sguardo.
"Avete ragione...." Mestamente "È quello che credo... E non ho elementi per dimostrarvelo, che non siano fesserie come l'ocarina o le marmellate..." Sorridendo "È qualcosa di difficile se non impossibile da spiegare.." Sussurrai quasi, rammentando il nostro incontro del giorno prima.
"Ma anche se mi sbagliassi... Lo proteggerei in ogni caso da quegli uomini, mi sento responsabile.. Avete ragione a dire che tutto questo pasticcio è colpa mia, ma se me lo permetterete risuscirò a fare ammenda e a conquistare la vostra fiducia.. La vostra, e quella di Icarius... Credetemi, so quello che faccio..." Con un sorriso triste "Vado molto più d'accordo con le armi che con le persone...".
Ma poi il pastore, steso sul lettino, iniziò ad agitarsi, e io istintivamente mi avvicinai, prendendogli la mano.
"Sogni dite? Incubi, direi..." Preoccupata "Gli capita spesso?".
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