De Gur ascoltò ogni parola di Elisabeth, per poi sorseggiare del vino.
“E' pericoloso tutto ciò...” disse piano “... è pericoloso dire che l'Arciduca è ancora vivo... si, molto pericoloso... e almeno per due motivi... il primo è per amore della verità, poiché l'ultimo Taddeide è morto come lo sono quelle teste alle pareti...” indicando gli animali impagliati sulle pareti “... il secondo poi è per amore di Capomazda, in quanto alcuni nobili stanno tentando di prendere il potere mettendo in giro voci assurde, per far colpo sul popolo ignorante... capisci ora che le sciocchezze che dici sono pericolose? Tu lo fai in buona fede, ma altri possono usarle per i propri fini... tu sei mia moglie, Elisabeth ed io voglio proteggerti, ma se continuerai a vaneggiare circa la morte del duca, allora neanche io potrò aiutarti dalla giusta e legittima furia di lord Gvineth e di lord Cimmiero...” posò il calice su un basso tavolino “... quanto al Priore... beh, ha commesso una cosa contro la Legge... ha falsificato un documento vescovile e ha profanato una tomba... tuttavia, secondo il discutibile Diritto di queste terre, nessun chierico può essere processato da un tribunale non ecclesiastico... ma naturalmente è troppo pericoloso lasciarlo libero adesso che sa...” i suoi occhi erano in quelli di Elisabeth “... siete rimasti in due a sapere della tomba... il Priore e tu... dimmi adesso cosa dovrei fare... chiederti il silenzio e fidarmi, oppure gettarti in una cella... anzi, murarti viva e non correre alcun rischio?” Con tono gelido.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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