La colazione continuò tranquilla, con Ozzillon pronto a sfamarsi non solo di dolci focacce all'uvetta ed al miele, ma anche di citazioni di classici, di riflessioni e massime di grandi autori e pensatori da distribuire a Gwen e agli altri suoi compagni.
E mentre la colazione andava avanti, ad un tratto, nello spiazzo in cui si trovavano il carrozzone e le tende, si presentò qualcuno.
Era una singolare figura con un lungo mantello, il bavero alto a celarne le fattezze ed un cupo e stretto cappuccio sul capo.
Giunse silenziosa e leggera come un'ombra.
“Cercavo” disse alla compagnia con voce sottile “messer Ozzillon...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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