La locanda era colma di gente e molti stavano seduti attorno ad uno dei tavoli.
Certo, era accanto al fuoco e vicino la cucina, dunque garantiva un posto caldo ed un servizio rapido, ma tuttavia non erano queste cose a renderlo così ambito ed interessante.
Alla testa di quel tavolo stava un cavaliere dallo sguardo vispo ed il sorriso da Guascone, mentre intorno stavano altri messeri, presumibilmente suoi compagni, cameriere e sguatteri della locanda.
E tutti sembravano interessati alle chiacchiere di quel cavaliere Guascone.
“Dunque” disse questi “ogni storia d'Amore che si rispetti deve avere almeno tre punti fondamentali. Diciamo tre voci da seguire come fosse un brano di letteratura, o tre punti noti se invece vogliamo paragonarlo ad un teorema di Geometria. Ma anche tre chiavi qualora amiate discorrere di teorie filosofiche, oppure tre note di un brano se la vostra disciplina preferita è la musica.” Sorseggiando dal suo boccale.
“Diteci di queste tre cose, cavaliere...” cinguettò una delle cameriere.
“Già, sembrate un esperto in questo genere di argomentazioni.” Osservò uno dei clienti.
“Temo di si.” Annuì indifferente il nostro cavaliere.
“Dunque?” Uno degli sguatteri.
“Allora...” il cavaliere, posando sul tavolo il boccale “... il primo punto fondamentale di una storia d'Amore da Romanzo è l'Amore, naturalmente. Ma badate non sia quello tutto fuoco e fiamme adolescenziale, volgarmente detto infatuazione, che si brucia all'istante e lascia poi indifferenza o noia. Intendo l'Amore assoluto, con la A maiuscola, che dura per sempre. Come secondo punto” proseguì il nostro loquace Tristano “senza dubbio va annoverata la prova da superare. Che sia un lungo corteggiamento o un'estenuante ricerca, questo secondo passaggio richiede un grosso sforzo da superare per meritare, agli occhi di messer Amore, l'ambito cuore della dama amata.”
“E come terzo punto?” Chiese impaziente uno dei suoi compagni.
“Beh...” fissando tutti loro l'affascinante Lancillotto “... come terzo dogma va infine segnalato il cosiddetto Fattore X...”
“E cosa sarebbe?” Un'altra cameriera.
“Il Fattore X è quel coefficiente di difficoltà che rende la donna amata estremamente difficile da raggiungere e conquistare. Detta in termini Cortesi e cavallereschi, è ciò che rende una storia d'Amore complicata, travagliata, romanzata e così via. Rammentate gli amati più famosi? Ebbene, in ogni celebre storia vi era il famigerato Fattore X... Perseo per amare Andromeda doveva superare il tributo a cui era vincolata sin dall'infanzia... Pigmalione doveva fare i conti col fatto che la sua Galatea fosse una statua... re Davide e Lancillotto che le loro amate Betsabea e Ginevra fossero sposate... Abelardo poi doveva affrontare l'ostilità della famiglia di Eloisa, ecc... ed è come un'equazione algebrica, col Fattore X direttamente proporzionale alla storia d'Amore... più è grande il Fattore X, infatti, più la storia d'Amore ha spessore...” riprendendo il suo boccale.
“Raccontateci qualche storia in cui vi era il Fattore X, cavaliere!” Un'altra di quelle cameriere con gli occhi sognanti.
“Accadde mesi fa...” fece il nostro brillante Guascone “... che mi imbattei in un fellone che aveva rapito una dama... e per liberarla il tapino chiedeva di essere vinto in singolar tenzone... io naturalmente accettai, ma prima chiesi di poter vedere la dama da salvare... ebbene, al solo vederla compresi che ne valeva la pena... lei mi accettò come campione ed io sfidai il fellone... ma dopo il duello vinto mi accorsi che una maledizione era imposta sulla torre in cui la dama era rinchiusa... per essere scalata bisognava vincere un difficilissimo arcano... che così recitava...”
E il cavaliere recitò l'arcano:
“Si può mangiare.
Parla di due amanti.
Dura un solo istante.
Si studia in varie materie.
Si indossa in un rito religioso.”
Tutti ascoltavano rapiti.
“Naturalmente” ridendo il cavaliere “superai l'arcano e liberai la dama.”
“Ed era l'arcano il Fattore X, cavaliere?” Domandò una delle cameriere.
“Ahimè, no, bellezza...” scuotendo il capo il cavaliere “... era un altro... ella era già sposata!”
“E cosa accadde?” Un altro degli sguatteri.
“Beh, questa è un'altra storia...” il cavaliere sorridendo enigmatico a tutti loro, per poi bere ancora dal suo boccale e lasciando il suo appassionato uditorio nell'incertezza.
E voi dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'enigma di quel cavaliere, che naturalmente altri non era che l'audace sir Guisgard?