Altea, stanca, si addormentò subito.
Attraversava lentamente il cortile.
Forse era quello del Palazzo dei Taddei, o forse quello della sua dimora di Baias.
Era il crepuscolo e nell'aria dominava un triste silenzio.
Poi il rintocco di una campana e dall'androne la dama vide avanzare alcune monache che recitavano il Santo Rosario.
“Domani sarà il Mercoledì delle Ceneri e Guisgard sa che i duchi non mangeranno carne...” disse una di quelle.
“Se ne mangerà poi morirà.” Fece un'altra monaca.
“La Gioia lo troverà lo stesso...” lamentandosi un'altra ancora di quelle suore.
Il rintocco delle campane ed Altea si svegliò di colpo.
Era giorno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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