Una rigogliosa natura, nuova e vibrante, mi sfrecciava accanto, mentre io, a passo spedito, mi dirigevo verso Capomazda.
Fin da piccola avevo vissuto sull'isola di Avalon, tra le braccia protettrici della Dea Madre.
Mia mamma, rimasta incinta dopo essersi unita ad un uomo senza volto e senza nome durante i sacri riti di Beltane, era morta dandomi alla luce.
In punto di morte, aveva chiesto alle Sacerdotesse di annoverarmi tra loro, una volta volta cresciuta e cosi fecero.
Fui istruita dalle brillanti menti delle mie sapienti Sorelle, iniziata ai misteri della Dea e al dialogo con la natura. In pochi anni, anch'io ero diventata una Sacerdotessa.
La scelta di andare via l'avevo maturata un fresco giorno d'autunno, mentre osservavo le nebbie addensarsi attorno all'isola. Non avevo mai saputo cio` che si trovava oltre quella spessa cortina bianca e densa, cosi avevo deciso di partire. Non era stato affatto facile; le mie Sorelle e la mia "maestra" avevano un po' storto il muso, all' inizio, ma poi avevano detto che ero abbastanza grande da poter decidere per me stessa.
Ora, stretta nel mio pesante mantello, supportata dal mio fido bastone, mi avventuro alla volta di una terra a me sconosciuta, alla ricerca di una nuova me.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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