Sbiancai alle parole dell'uomo.
Ah, noi l'avevamo seccato...
"Una cosa di poco conto.." sussurrai appena, incredula, voltandomi verso l'ocarina "Quella è la sua ocarina.. l'ocarina di Guisgard, saranno anche diffuse ma la riconoscerei tra mille..".
L'ocarina che disturbava i miei allenamenti..
L'ocarina che mi aveva condotto da lui..
L'ocarina che mi aveva fatto avere dei sospetti sulla Santa Caterina..
L'ocarina che sognavo sempre suonasse per me..
L'ocarina che annunciava il suo arrivo...
Senza che me ne accorgessi, mi si erano riempiti gli occhi di lacrime.
"Volete dirmi perché l'avete voi? E chi ha osato suonarla l'altra notte?" stavo crollando, ormai non riuscivo a fermare le lacrime, che mi rigavano il viso, ma il mio tono era comunque risoluto "Avete idea di cosa significhi sentirla suonare dopo tutti questi anni?" sostenendo lo sguardo dell'uomo, nonostante avessi la voce rotta dal pianto "Avete idea di quanto dolore porti con sé quel suono? Noi.." alzando per un momento lo sguardo su Ammone "Credevamo di aver perso il senno.. perché nessuno, mai, oserebbe suonarla... Ma io ieri sera l'ho sentita davvero, e proveniva da qui... voi mi avete scacciato, come state facendo ora.. eppure l'ocarina è qui.. quindi qualcuno l'ha suonata davvero..".
Di solito detestavo farmi vedere in quello stato, ma ero stata nascosta per così tanto tempo dietro una maschera di ghiaccio, che ormai mi era impossibile fermarmi.
Dovevo andare fino in fondo a quella storia, dovevo sapere.
"Quindi ve lo chiederò di nuovo, padre.." alzando lo sguardo provato sul religioso "Perché l'avete voi? Lui non se ne separava mai.. mai.. è stato trovato morto nel giardino, giusto? Beh, io so bene quanto amasse camminare nel giardino anche nella notte, ma aveva sempre la sua ocarina con sé, questo significa che l'aveva con sé anche la sera in cui.." la voce mi si spezzò "La sera in cui è morto.. ma certo tutti si sono accorti che è scomparsa Mia Amata, perché qualcuno avrebbe dovuto far caso ad un'ocarina.. Allora perché è qui? Chi ve l'ha data? Ma soprattutto, chi ha osato suonarla?".
Chinai il capo per un momento, cercando di respirare piano. Dovevo calmarmi, ma il dolore era troppo forte, e l'avevo nascosto per talmente tanto tempo, che ora voleva solo esplodere e consumarmi.
Calmati, Clio... respira...
"Ma voi dite che è una cosa di poco conto, di cui non potete rammentarvi...." scuotendo appena la testa "Allora, vendetemela.." alzando le spalle "Posso pagarvela a peso d'oro.. vi darò tutto quello che ho... Certo, siete un eremita e non vi serve tutto quel denaro, ma siete anche un religioso, potreste usare il mio oro per fare del bene... sicuramente lo usereste meglio di me.." con un leggero sorriso.
Ma poi il mio sguardo, che ormai mostrava il dolore che avevo cercato di celare al mondo, si velò di una luce diversa, e la mia voce si fece più bassa e più calma.
"Vi conviene rispondere alle mie domande, padre, o accettare la mia offerta..." chinando appena il capo, per poi rialzarlo un istante dopo "Perché vi assicuro che non ho niente da perdere, nemmeno l'anima... e non esiterei a prendermela con la forza... perché nessuno ha il diritto di suonarla, o di trattarla come qualcosa di poco conto... Nessuno...".