“Si, forse avete ragione, posso comprendere...” disse l'abate ad Elisabeth.
Il suo sguardo era perplesso, dato che mai aveva trovato troppo ortodossi i metodi della donna, troppo legati ad antiche e pagane culture.
Tuttavia la situazione era preoccupante circa le sorti del povero demente, così, alla fine, l'abate si era convinto ad aprire alla possibilità riguardo l'utilizzo dei rimedi di Elisabeth.
Portò allora la donna in una piccola cella, dove era rinchiuso il pazzo.
“Ecco, è qui dentro quel disgraziato.” L'abate ad Elisabeth. “Fate attenzione. Non è pericoloso ma si sa, i pazzi contraddetti possono diventare furiosi.”
Aprì la porta ed entrarono, trovando un uomo vestito da contadino, con lo sguardo perso nel vuoto e l'espressione svagata.
“Hai mangiato?” Chiese l'abate al pazzo.
Ma questi non rispose.
“Madama Elisabeth è qui per aiutarti...” ancora l'abate.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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