Galgan, dopo quel momento di profonda ed assoluta preghiera, nella vaga e mistica penombra della navata vide muoversi qualcosa.
Una sagoma che si avvicinava lentamente verso di lui.
Poi, raggiungendo l'alone di alcune candele che bruciavano davanti alla statua dell'Arcangelo Michele, finalmente il volto della sagoma fu visibile al cavaliere eremita.
Era un giovane uomo, dall'aria mite, ma sveglia.
“Forse non è un caso” disse con rispetto “se vi incontro qui, in questo Santo Luogo, proprio davanti all'Arcangelo Michele.” Mostrò un inchino. “Permettete che mi presenti a voi... mi chiamo Lucas ed in verità sono un aspirante apprendista.” Sorrise. “Con la speranza, un giorno, di passare al grado successivo e dunque imparare dal mio maestro.” Annuì. “Vedete, cavaliere, sono in cerca di un impiego, ma non essendo aristocratico non posso aspirare in un tutore di cavalleria e cortesia, come invece spetta ai rampolli dell'alta nobiltà. Per questo, se voglio guadagnarmi da vivere onestamente e imparare la nobile arte della cavalleria, non posso che augurarmi di trovare un benevolo maestro, quale di certo voi siete, che mi prenda come apprendista. Vi assicuro” con aria gaia “che non mangio più del necessario e non mi faccio spaventare dal lavoro duro.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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