Il Priore Tommaso subito fissò il punto sulla tela indicato da Altea.
“Già, è vero...” disse osservando quella indefinita particolarità “... e non appare sull'altra tela...” analizzando l'altro dipinto “... ciò significa che poche ore prima dell'imbrunire, quando cioè il pittore ha dipinto il primo paesaggio, questa strana forma non c'era...” prese un'altra lente dalla sua borsa, stavolta d'ingrandimento, per studiare meglio quel particolare “... naturalmente non ci troviamo davanti ad un'immagine perfetta, ma solo all'interpretazione del pittore circa quel paesaggio... ma ciò è comunque curioso... cosa può essere questa strana forma?” Alzò lo sguardo pensieroso. “Boezio soleva dire che, davanti ad un oggetto misterioso, la cosa più semplice da fare è, non tanto cercare di definirlo ma piuttosto scartare tutto quello che non può essere. Dunque...” confrontando le due tele “... di certo non è un albero, né una pietra e neanche niente di eretto dall'uomo, come pozzi, muri ecc... non apparendo sulla tela precedente non può essere dunque un oggetto fisso... e neanche un cane, direi, viste le dimensioni... ad occhio scarterei anche una mucca, un toro o un cavallo, dato che la campagna circostante il palazzo è adibita a coltura e non utilizzata per il pascolo...” poi sgranò gli occhi “... interessante... avete notato, milady? Non produce ombra... infatti il pittore ha dipinto la Luna ed anche accennato alle ombre che il suo alone genera... ma stranamente il nostro oggetto misterioso pare non avere ombra... curioso, vero? Cosa a questo mondo non produce ombra? Niente, naturalmente. L'ombra è un fenomeno fisico e alle leggi naturali nessuna creatura di questo mondo può sottrarsi...”