La notte.
Come un velo, leggero, sfuggevole, inquieto aleggiava sulla campagna, rendendola muta ed incantata, quasi stregata.
E simile ad una distesa tetra e selvaggia, la campagna correva fino a confondersi nelle tenebre circostanti, avanzando tra immensi pendii verde scuro e luci soffuse e lontane.
Clio raggiunse la sua casetta, trovandola abbandonata in mezzo a quel profondo e desolante silenzio.
Tutto sembrava come allora.
Come se il Tempo si fosse fermato.
E appena giunta lì, Clio udì qualcosa.
Come un rumore lontano.
Fu un attimo.
E poi un suono.
Basso, durato appena un istante, eppure chiaro e riconoscibile per lei.
Era stato il suono di un'ocarina.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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