Alzai gli occhi al cielo.
Possibile che Azable e gli altri non sapessero nulla della Gioia dei Taddei? Ma probabilmente ero io che conoscevo fin troppe cose di Capomazda.
"La Gioia dei Taddei è la maledizione che si dice uccida gli Arciduchi di Capomazda.." dissi piano, per poi annuire a Riccardo.
Ascoltai anche io quei mercanti, in silenzio.
Mi si strinse il cuore.
Quella notte, come ricordavo quella notte, anche se avevo sempre cercato di non pensarci.
L'attesa che mi consumava piano piano, l'ansia che cresceva sempre più, le mille domande che mi passavano per la testa, e poi le campane a lutto, il terribile sospetto, e il cieco terrore.
No, non dovevo pensarci, non dovevo. Diamine erano passati tre anni, come poteva fare ancora tanto male?
Ma furono le ultime parole a catturare la mia attenzione. Dunque anche la spada era sparita: e dove? L'aveva presa qualcuno per proteggerla o era stata rubata? Sperai vivamente nella prima ipotesi.
Chissà che da quei mercanti non scoprissimo qualche altra informazione utile.
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