“Si, è vero.” Disse Samondo a quelle parole di Clio. “Molte cose sono cambiate e forse altre ancora cambieranno a Capomazda. In meglio ritengo, visto che reputo il governo dei Taddei molto simile ad una dominazione, ad un dispotico potere che di illuminato non ha nulla. Anzi, molte cose mi spingono a credere che adesso o mai più si potrebbe tentare di prendere almeno una di quelle spade.”
“Perchè mai?” Incuriosito Azable.
“Perchè con la fine dei Taddei” spiegò Samondo “è terminata anche quell'atmosfera di superstizione e predestinazione che dominava laggiù. Tutto ciò che fa parte della loro stirpe, partendo dal mito del loro eroe eponimo, è coperto da un'aura leggendaria, quasi sacra. Adesso invece i due contendenti che si battono per il potere hanno bisogno di fondi per finanziare le loro armate, essendo praticamente legate da accordi privati, dandoci così un forte vantaggio... tutto è in vendita. Compresi, anzi soprattutto, i cimeli dei Taddei. Spade comprese.”
“Eccellente!” Esclamò Azable.
“Allora potremmo fingerci esperti d'armi...” mormorò Riccado.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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