Confesso di aver iniziato a leggere questa antica storia un paio di mesi fa, considerando che Ardea veniva citato così spesso nel Gdr e io non conoscevo affatto la sua storia.
Però non l'avevo mai finito, così nel vedere che l'avevate continuato l'ho ripreso da dove avevo interrotto.
Ieri mi ha tenuta sveglia fino a tardi, poi oggi l'ho portato con me per tutto il giorno.
E vi dirò che, arrivata all'ultima pagina, come spesso accade quando si legge un libro tutto d'un fiato, avrei voluto avere meno fretta, e non giungere alla fine tanto velocemente cosicché potesse di nuovo accompagnarmi.
Ma sono davvero felice di vedere che l'avete ripreso.
E' stato affascinante veder scorrere il passare degli anni scandito dal cammino di Ardea, di cui tanto avevo sentito parlare dal mio arrivo a Camelot.
Sapete che adoro il modo in cui scrivete, quindi mi limiterò a commentare la storia, che peraltro mi è piaciuta moltissimo.
L'infanzia di Ardea, l'appuntamento con il Destino, il sogno di diventare Cavaliere che diventa realtà, il misterioso cavaliere, le Questioni e il senso di colpa, senza contare i paesaggi, i personaggi singolari incontrati lungo la strada, duelli epici.
Splendido, degno di un romanzo cortese di tutto rispetto!
E poi.. Biagio! È un personaggio splendido, uno di quegli amici che chiunque vorrebbe avere!
Va da sè che anche Ardea sia un personaggio davvero complesso e affascinante con il suo temperamento, le sue emozioni, e il suo travaglio interiore.
Conoscendolo meglio, rivedo molto di lui nei suoi discendenti che ho avuto modo di incontrare in questi anni.
(E come potrebbe essere diversamente?)
Bene, vi ho annoiato abbastanza...

Attenderò con ansia un nuovo capitolo di questo appassionante racconto.