La recita era finita.
Questo era, una recita.
Sbattei le palpebre un paio di volte, rendendomi conto della realtà.
Una forte inquietudine si impossessò di me.
C'erano ancora molte cose che non sapevo, che non avrei mai saputo.
Cosa ne sarebbe stato di Clio, una volta divenuto arciduca Guisgard?
Sospirai, con un vago sorriso.
Avevo assaporato la libertà.
Avevo amato, più di quanto credessi si potesse amare.
E mi sembrava così reale, così forte e coinvolgente.
Era stato stupendo, abbandonarsi a quell'avventura.
Abbandonarsi fino a dimenticare tutto.
Ma la realtà era ben diversa.
Eppure, per quanto potesse essere difficile da spiegare, sapevo che quell'avventura avrebbe sempre fatto parte di me.
Sorrisi appena al mio falso cugino.
Eppure tutto mi appariva così strano, diverso.
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