Gli sorrisi, senza togliere gli occhi dai suoi.
Ma li socchiusi appena al tocco delicato della sua mano sul mio viso.
Poi chinai il capo ed entrai nella stanza, richiudendo la porta dietro di me con un leggero sospiro.
Ma non ebbi nemmeno il tempo di raggiungere il letto che dalla finestra sentii dei passi.
Che poteva essere?
Mi avvicinai di soppiatto, ed osservai fuori.
Rossane!
La ragazza si voltò e mi vide.
E ora?
Beh, nulla mi vietava di guardare fuori dalla finestra.
Non potevo certo fingere di non averla vista.
Le sorrisi, salutandola con un rispettoso cenno del capo.
Dove stava andando a quell'ora della notte? Quella ragazza nascondeva qualcosa.
E forse Guisgard aveva ragione, poteva essere lei la chiave di tutto.
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