“Spero che la cena sia stata di vostro gradimento.” Disse Rossane ai tre. “Anche l'Arconte si augura ciò.”
“Quando potremo essere ricevuti dall'Arconte?” Chiese Guisgard.
“Al momento non è possibile ciò.” Fissandolo Rossane.
“Egli è malato.” Disse Segreno.
“Mi spiace.” Mormorò il finto artista.
“Lo vedrete quando gli mostrerete la vostra opera ultimata.” Sentenziò la ragazza. “Dunque direi di cominciare subito.”
“Però vorrei saperne di più...”
“Ossia?” Domandò Rossane.
“Beh, che tipo di opera desidera l'Arconte...” fece Guisgard “... cosa vuole che io dipinga di questa contesa... così potrei lavorare sulla mia ispirazione...”
“Già, immagino...” con indifferenza Rossane “... allora credo di potervi essere io di aiuto... ho parlato con l'Arconte e conosco i suoi desideri... la contesa... immaginate uno scontro tra buoni e cattivi... come quella tra gli Angeli fedeli a Dio e quelli ribelli... i bianchi pagani e i neri Cristiani...”
“Pensavo all'abbinamento contrario...” mormorò il presunto duca.
“Il bianco non esiste” replicò Rossane “e il nero lo preferisco per i buoni.”
Guisgard annuì.
“Usate pure la vostra modella...” Rossane guardando Clio “... non so, tipo la bella da salvare o cose simili...” sorrise “... chissà, potrebbe essere un'idea... un'idea che ispira...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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