Burmid rise a quelle parole di Elisabeth.
Poi guardò Nettuno.
“Le cose stanno così... hihihihihihihihi...” disse.
“Per me” con indifferenza Nettuno “cambia in realtà molto poco se a dare ordini siete voi, il capitano Velv o l'ultimo sguattero di questa nave. Dunque io non faccio tanta differenza.”
“Molto saggio da parte vostra.” Fissandolo il mercenario. “Molto saggio davvero.”
“Dunque da oggi saremo ospiti su questa nave.” Mormorò Nettuno.
“Ospiti.” Annuì Burmid. “E' la parola esatta... hihihihihihihihi...”
“Immagino mia moglie debba riposare dopo il cammino che ha dovuto fare per tornare qui... abbiamo una cabina, immagino.”
“Naturalmente.” Sorridendo Burmid. “Degna di voi, capitano.” Chiamò uno dei suoi uomini che arrivò e pregò poi Nettuno e la sua finta moglie di seguirlo.
Li condusse così in una comoda ed accogliente cabina, lasciandoli poi soli.
Ma prima che l'uomo andasse via, Nettuno chiese una tinozza d'acqua calda e dei sali.
“Un bagno caldo ti farà stare meglio.” Il naufrago ad Elisabeth. “Dopo potrai stenderti un po' e riposare, Elisabeth.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|