Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Allora...” disse poi “... brindiamo all'Amore...”
E gustarono il denso e caldo sapore di quel vino rosso.
In quel momento tornò Afiel.
“Bene, adesso questo posto comincia ad assomigliare almeno un po' ad una bottega di un pittore.” Sorridendo il falso artista.
Continuarono così i lavori per sistemare la bottega.
Ma verso metà pomeriggio qualcuno entrò nella bottega.
“Non avevo mai notato questa bottega.” Disse un uomo dai modi gentili e dal portamento cortese. “Eppure passo spesso da qui.”
“In verità” fece Guisgard “siamo giunti solo oggi in questa città. Abbiamo girato per varie corti itineranti del re e ora ci troviamo ad attraversare queste terre.”
“Interessante, mastro...” annuendo l'uomo “... mastro?”
“Boow.” Sorridendo Guisgard. “E questa è Clio, la mia modella.”
“Davvero deliziosa, maestro.” Con un lieve inchino del capo l'uomo. “Potrei vedere qualche vostro lavoro?”
“Io non porto mai i miei vecchi lavori con me.” Spiegò il falso pittore. “Ogni terra ed ogni popolazione mi ispira emozioni e sensazioni diverse. Io assaporo le essenze dei luoghi in cui giungo e non mischierei mai i sapori e i colori di una terra con un'altra.”
“Eh, voi artisti siete così...” annuendo l'uomo “... del resto siete intermediari fra noi comuni mortali e il mondo dell'arte.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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