Sembravano ombre.
Ombre figlie della notte quelle figure.
Infatti i colpi sparati da Clio sembrarono attraversarle senza ferirle.
Poi la piratessa cominciò ad usare i pugnali per difendersi e rispondere ai loro attacchi.
Ma quelle due figure combattevano con una tale maestria che quasi prevedevano i colpi, per quanto rapidi e precisi, della ragazza.
Poi ad un tratto la porta si aprì di colpo ed entrò Guisgard.
Il presunto duca, sena indugiare, si lanciò contro le due misteriose ombre, affiancando Clio in quello scontro.
Ma anche i colpi del presunto Taddeide sembravano inefficaci.
Poi i rumori di quella lotta attirarono l'attenzione del proprietario.
Si accesero le luci al pianterreno e poco dopo il locandiere ed il suo cane salirono al primo piano.
A quel punto le due figure si lanciarono dalla finestra e svanirono nella notte.
Ma prima di andare, una delle due, fissando Guisgard e Clio, disse:
“L'idolatria è peccato e Dio non la lascerà impunita.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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