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Vecchio 02-01-2015, 23.43.53   #3190
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Quella musica.
Quanti ricordi, sogni, emozioni e sentimenti si celavano in quella musica.
Aprii gli occhi, fissi sul soffitto.
Riusciva a far riemergere ricordi lontani, i pomeriggi d'estate al borgo, oppure vicinissimi come quella mattina.
Quel bacio.
Chiusi gli occhi, scuotendo appena la testa.
Poi la musica cessò.
"Buonanotte..." sospirai in un sussurro, osservando la porta.
Forse ora stava dormendo, ora dovevo riuscirci anche io.
Mi girai su un fianco e chiusi gli occhi, cercando di lasciarmi andare.
Ma poi li spalancai di botto.
La finestra.

La notte, limpida, silenziosa, colma di pensieri.
Leggevo alla luce fioca di una candela, quando iniziai a sentire dei rumori.
Dapprima non ci feci caso, ma poi si fecero sempre più insistenti.
Così mi avvicinai alla finestra di soppiatto e l'aprii.
"Ce l'hai fatta..." con un sorriso il ragazzino.
"Cosa diavolo ci fai lì?" lo guardai torva "È successo qualcosa?".
"No, no.. devo mostrarti una cosa... scendi?"
"Adesso?" indispettita.
"Sì, adesso.." col suo solito sorriso "Fidati di me..".
"E va bene.." sbuffai.
Così, scesi nella notte e lo raggiunsi.
"Allora?" fissandolo nei suoi grandi occhi chiari.
"Vieni con me, è una sorpresa...".
Annuii e lo seguii.
Raggiungemmo la collina, e un'altura dove sorgeva un vecchio forte abbandonato.
Ci intrufolammo nelle rovine, fino alla torre.
"Si può sapere che ci facciamo qui?" esclamai.
"Ancora un attimo e lo vedrai.." divertito lui.
Così, scalammo con facilità la torre e riuscimmo così a guardare oltre la collina.
Trasalii.
Rimasi senza parole.
Una luna piena, enorme e bellissima risplendeva di una luce diversa e indefinita.
La collina nascondeva quel prodigo dalle strade del borgo, e solo da quella torre si riusciva a scorgere.
"Icarus io..." sussurrai, incredula e felice, voltandomi verso di lui che sorrideva.
"Ci tenevo che la vedessi.." con un tono che non gli avevo mai sentito.
Sorrisi "Io?" incredula.
"Chi altri?" Facendomi l'occhiolino.


Non sapevo cosa pensare.
Andiamo, è nella stanza accanto, perché dovrebbe usare la finestra?
Non abbassare la guardia, Clio..

Mi alzai, di soppiatto, e impugnai la pistola.
Cercando di essere leggera e silenziosa, mi avvicinai alla finestra, e la aprii piano, guardandomi attorno con circospezione.
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