“Per tua informazione” disse Guisgard a Clio, con l'aria da Guascone e spavaldo che lo contraddistingueva “io me la cavo niente male con pennelli e colori... certo, non sono Giotto, o Vasari, ma davanti ad una tela bianca, con un degno soggetto, beh, posso fare la mia bella figura.” Sorrise. “Naturalmente spero di non dover mai prendere in mano pennello e tavolozza, perchè non ci metterebbe molto un non profano a capire che come pittore non sono un genio, ma magari la messinscena ci permetterà di sapere qualcosa di più su questo misterioso fiore.” Le fece l'occhiolino. “Ah, sempre che tu sia in grado di trasformarti in una modella, mia vivace Clorinda.” Rise appena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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