“Ah, ma senti...” disse Guisgard, vagamente risentito a quelle parole di Clio “... beh, forse tu ignori che in certi mari d'Oriente il capitano dispone di un potere assoluto sulla sua nave e può quasi ritenere il suo equipaggio di fatto formato da degli schiavi...” divertito “... dunque, mia cara guardia del corpo, se per un fortunato caso dovessimo perdere la rotta e ritrovarci in quegli esotici mari, eh, potrei, anzi, dovrei adottare le leggi di quelle acque e ritenere te come una mia schiava, una mia ancella...” rise “... però, sarebbe divertente, sai? La decisa e risoluta Clio, dama di spade, adattata a fare da schiava al suo capitano... facendole l'occhiolino... chissà, potrei ordinarti, in quel caso, le cose più bizzarre... del tipo... fare colazione insieme, con te, però, completamente nuda...” riempì due bicchieri con del succo d'arancia “... alla tua salute, mia mancata ancella... peccato che il succo d'arancia non vada alla testa come una bottiglia di vino di Chanty... la terra incantata e promessa di tante saghe Capomazdesi... alla tua salute, mia bella guardia del corpo...” facendole l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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