Guisgard annuì alle due donne.
Prese poi in braccio Cid, ancora intontito e fece segno a Clio e ad Altea di seguirlo.
Andarono via dalla torre attraverso delle scale laterali, trovando un'uscita secondaria utilizzata dal barone nei suoi rientri dalle battute di caccia.
Da questo punto in poi non fu difficile, grazie anche all'imbrunire, allontanarsi da quel luogo ed imboccare la via per tornare verso il Lagno.
Ed infatti, quando ormai la sera era già giunta, i quattro falsi mercenari raggiunsero il punto in cui era ormeggiata la Santa Caterina.
Nella torre, intanto, accortisi che ogni ricerca era ormai vana, Burmid ed i suoi abbandonarono la dimora di Ciminieri, per far poi ritorno al porto in cui avevano lasciato le loro due navi.
Il barone ed i suoi però, infischiandosene di Guisgard, di Dominus e della loro faida, festeggiarono fino a notte fonda.
Ma proprio nel cuore nella notte, nell'ora in cui i Satanisti sacrificano al male e le streghe si dice celebrino il Sabba, Ciminieri fu colto da una nuova crisi.
Non vi erano più fiori nella torre, eppure il barone mostrò di nuovo i sintomi del suo innaturale malessere.
E posseduto da quella demoniaca foga massacrò uno per uno tutti i suoi familiari ed i suoi servitori, per poi lanciarsi dalla cima della sua torre.
Rosanne?
Rosanne aveva un unico interesse nella vita ed erano gli uomini.
Era infatti fuggita con un giovane servitore del barone, salvandosi così dalla brutale possessione che tormentava Ciminieri.
Dov'è ora?
Immaginiamo felice, vivendo come più desidera.
Ma questa è un'altra storia.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|