Appena Guisgard entrò nella sala udì subito la stridente risata di Burmid ed alzando lo sguardo sul mercenario vide la gabbianella Matiz fra le sue braccia.
Ma anche lei si accorse all'istante della presenza del presunto duca.
Ma senza tradirsi, questi si avvicinò alla tavola e vi posò sopra il vassoio, per poi allontanarsi con gli altri servitori, attendendo sulla porta nuovi ordini.
Nella sala infatti, oltre ai mercenari di Picche, c'era anche Nora.
E fortunatamente la donna non riconobbe né Guisgard, nè Clio.
“Si fa attendere il barone...” disse Burmid alla donna.
“Tra poco ci raggiungerà.” Fissandolo Nora. “Nel frattempo posso sapere il motivo della vostra visita?”
“Hihihihihihihi...” accarezzando la sua gabbianella Burmid “... voi chi siete, madama? Una concubina del barone?”
“Sono la moglie di suo fratello.” Sdegnata Nora.
“Hihihihihihihihi... capisco...” divertito il mercenario “... comunque, se proprio vi interessa, siamo qui per dare la caccia a dei fuggiaschi e traditori... hihihihihihihi...”
“Fuggiaschi e traditori?” Ripetè la donna.
“Proprio così...” annuì Burmid “... e molto pericolosi... hihihihihihihihihi...”
In quel momento nella sala entrò Rosanne, vestita, come sempre, in modo provocante.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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