Guisgard e Clio restarono nell'armadio, mentre Rosanne ed il servitore giacevano con reciproco piacere sul letto.
“Eh, non è certo una bella situazione...” disse piano Capitan Falco alla ragazza “... speriamo solo che quel tipo non sia un grande amatore...” sarcastico.
In realtà la situazione era tutt'altro che semplice.
Trascorsero diversi minuti e i due su quel letto non sembravano volersi fermare, mentre nell'armadio il falso mercenario e la sua guardia del corpo dovevano dividersi quello spazio angusto.
“Puoi lasciare la spada credo...” mormorò nell'orecchio della piratessa “... dubito infatti che sentano il bisogno di scegliersi nuovi abiti e vestirsi... o forse ti fa sentire meno imbarazzata tenere la mano su quell'elsa?” Parlando il suo respiro sfiorava i biondi capelli di lei. “Dopotutto sei chiusa qui dentro con un Don Giovanni incallito, no?” Con le sue dita che accarezzavano la mano di lei ferma sull'elsa. “Ma se vuoi posso inventarmi qualcosa e far terminare questa insolita situazione... vuoi? Magari preferisci essere scoperta che... che rischiare di essere sedotta da me...” facendole l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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