Guisgard e Clio lasciarono la stanza, ritrovandosi di nuovo a vagare per la torre.
Ma l'inizio del nuovo giorno aveva già fatto alzare diversi servitori, che animavano con il loro via vai quel luogo.
E mentre si spostavano per il corridoio, i due falsi mercenari, per evitare di essere visti da qualcuno, entrarono in una stanza, la cui porta era socchiusa.
Era questa una camera da letto, sfarzosamente arredata.
Vi erano infatti mobili intarsiati, bambole di ceramica, oggetti frivoli di cristallo e vetri colorati, tende ricamate e diversi quadri alle pareti.
Uno di questi raffigurava una bellissima donna nuda che stesa sul letto teneva in mano un piatto di frutta e fiori.
“Quella donna...” disse Capitan Falco indicando il quadro “... hai notato quanto somigli a Rosanne? Non è lei, sembra più grande di età, eppure quella donna ritratta ha il suo stesso sguardo e le sue medesime fattezze...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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