“Io non sento nulla, oltre il sibilo del vento...” disse Guisgard a Clio “... solo le folate che avvolgono questa torre...” guardò poi la ragazza e prese la mano di lei nella sua, stringendola forte, come a volerla rassicurare ancora.
Si voltò allora a fissare la merlatura, nel punto in cui aveva guardato Clio.
Prese così ad avvicinarsi piano verso i merli lungo il camminamento.
Il vento aumentò di intensità, quasi a volersi portare via il falso mercenario, soffiando tra i suoi capelli scuri e gonfiando il suo mantello.
Ad un tratto però lui si girò indietro, verso la ragazza.
Ed il suo volto apparve diverso.
Quasi deformato da una delirante e spregevole espressione.
“Cid è di sotto...” mormorò sadicamente “... sfracellato sui bastioni... nessuno è riuscito a salvarlo... tu eri troppo presa a provocarmi con le tue grazie...” ed un ghigno apparve sul suo volto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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