Cid corse verso Guisgard e Clio, prendendo poi la mano di quest'ultima.
Il ragazzino era visibilmente scosso.
E un attimo dopo i tre videro arrivare qualcuno.
Era una servitrice che si agitava, che gesticolava confusa e gridava.
Capitan Falco allora le si avvicinò, cercando di farla calmare e tentando di capire cosa stesse succedendo.
“Calmati...” disse il presunto duca alla servitrice “... calmati, altrimenti non riusciremo a capire cosa ti rende così agitata...”
“Il signor barone...” gridò la servitrice.
“Calmati, così spaventi solo il ragazzino.” Fece Guisgard.
“Il signor barone...”
“Cosa è successo?” Chiese il falso mercenario.
“Sta di nuovo male!” Urlò la donna.
“Cos'ha?”
“Sta male di nuovo!”
“Portaci da lui!” Fissandola il presunto Taddeide.
La donna annuì e fece cenno di seguirla.
Condusse così i tre in una vasta sala, dove vi erano diverse persone.
Nora e suo marito, alcuni servitori disperati, tre uomini abbigliati come medici e dai volti confusi ed impotenti, due soldati armati e vari musici e cantori.
Qualcuno di questi strimpellava il suo strumento, altri erano immobili e silenziosi ed altri ancora sconvolti da ciò che vedevano.
Vi era infatti il barone ai piedi del suo seggio tutto tremante, con la bava alla bocca.
Fissava il vuoto e farfugliava qualcosa di incomprensibile.
A quella visione, Cid si strinse a Clio per poi chiudere gli occhi.
Nel frattempo Altea era uscita dalla sua stanza, trovando un servitore sconvolto.
Chiese allora alla dama di seguirlo e la portò nella stessa sala dove erano appena giunti Guisgard, Clio e Cid.
Ed anche Altea vide quella terribile scena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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