Lasciai che fossero altri a fare baldoria, e mi limitai a fissare le fiamme, lasciando che il turbinare dei miei pensieri scorresse libero, come un branco di cavalli selvaggi.
Regina d'Afravalone e una nave con il simbolo di Picche
Mi risposero le fiamme, con il loro sussurro antico, ed io associai al loro nome il destino che andava compiendosi.
Non potevo farne mistero, con me stesso, il Maggiordomo, quell'uomo dal fare così garbato, continuava a destarmi sospetti; qualcosa, nella grazia dei suoi modi, mi metteva in allarme, quindi rivolsi nuovamente una muta preghiera all'Onnipotente:
"Rendimi determinato, ma mantienimi integro
rendimi severo, ma non privo di pietà
rendimi intransigente, ma mantienimi giusto.
Veglia sul mio operato, Padre"
Nel farlo, portai alla fronte l'elsa della spada, a guisa di croce, e la baciai discretamente.........

La mia voce tornò al tavolo, in quella locanda, mentre gli occhi erano ancora sulle fiamme;
-Buoni compagni-
esordì, sommessa,
-Sarebbe buona cosa, il mettersi quanto prima alla cerca di queste navi-