Ad un tratto Guisgard posò, dolcemente, un dito sulle labbra di Clio.
“Non dirlo nemmeno...” disse piano lui, con gli occhi in quelli di lei “... ti conosco da sempre e so che sei la ragazza più pulita e sincera del mondo...” levò il dito, scivolando via come una carezza sulla sua bocca “... non pensare nemmeno a ciò che hai detto...” sorrise lievemente.
Si guardò poi intorno, illuminando la stanza con la lampada che aveva acceso.
“Si, è una specie di vestibolo...” avvicinandosi ad uno scaffale vuoto “... guarda qui, Clio... ci sono ancora dei segni qui... credo si trattasse di libri... sono stati tolti... e a giudicare dai segni sulla polvere doveva trattarsi di una gran quantità di libri...”
Nel frattempo, Altea aveva aperto a Cid.
“Milady...” disse ad Altea “... dov'è il capitano? Avete sentito poco fa? Quella specie di lamento, di verso? Cosa può essere stato.” Spaventato il ragazzo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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