“Questa storia è sempre più strana” disse Guisgard a Clio, fissando le due porte davanti a loro “e ci manca solo che litighiate fra voi...” voltandosi indietro, da dove erano giunti, in direzione degli alloggi “... destra dunque?” Indicando poi la porta scelta da Clio. “Bene.” Provò ad aprirla. “E' aperta...” spingendola piano.
Si trovarono così in una piccola stanza semibuia.
“Sembra un vestibolo o qualcosa del genere...” mormorò il presunto Taddeide.
Ad un tratto quell'ambiente si illuminò.
“Fortuna c'era questa lampada...” con un lume in mano Guisgard “... dai, poteva andarci peggio...” sorridendo a Clio “... e poi lo trovo romantico... pensaci... potrei tentare di baciarti ancora e tu difenderti con una delle tue prese.” Facendole l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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