Guisgard restò a guardare quella misteriosa e bellissima donna per alcuni istanti, mentre un irreale silenzio aveva riempito il vuoto lasciato da quel disperato lamento udito da lui e Clio un attimo prima.
“Non ho certo bisogno di scuse per venire da te...” disse, voltandosi verso la piratessa “... anzi, mandare a letto Cid rende il tutto più eccitante...” facendole l'occhiolino.
Tornò a guardare la finestra dove c'era la misteriosa donna bruna, ma non vide più nessuno.
Era svanita come un fantasma.
“Si, sarà meglio farci un giretto...” mormorò, per poi farsi serio.
I due raggiunsero le scale e cominciarono a salire.
“Magari sarà utile capire chi era la tipa che ci osservava...” fece il presunto Taddeide “... ammesso che non fosse un'allucinazione causata dal tuo bacio...” sorridendo a Clio.
Raggiunsero il piano superiore della torre, trovandosi in uno stretto androne.
E davanti a loro vi erano due porte.
“Destra o sinistra, mia cara?” Chiese Guisgard alla piratessa. “Affidiamoci al tuo intuito femminile...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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