Stasera, nell'aggiornare il nostro gdr e fare un po', nella mia mente, il punto della situazione, mi sono fermato a riflettere sulla passione e sull'inventiva che tutti i giocatori hanno messo e mettono in quest'avventura.
E rifacendomi alle parole di Dumas, quando affermava che il vero segreto per far funzionare una storia sono i suoi personaggi femminili, non posso che apprezzare e lodare la bravura delle nostre tre giocatrici e le sensazioni che sanno suscitare.
E questa breve storia è un piccolo omaggio e ringraziamento per ciò che ogni giorno ci fanno leggere...
La camera era buia, illuminata solo dal proiettore che meccanicamente faceva scorrere le immagini che si accavallavano l'una sull'altra, accompagnate da una lenta musica usata come colonna sonora di un vecchio film in bianco e nero.
“Di questa...” disse uno dei due che guardavano quella proiezione “... di questa cosa ne dici? Mi sembra carina, vivace e naturalmente bella...”
“Si, molto...” mormorò l'altro, quasi con indifferenza.
“Ma?” Chiese il primo.
“Ma cosa?”
“Beh, la tua frase prevedeva un ma, vero?”
“Sei troppo pessimista...”
“E tu troppo perfezionista, Guisgard...”
“Ferma, facciamo una pausa...” disse Guisgard.
L'altro allora fermò il proiettore e poi accese le luci.
“Ordino da mangiare?” Chiese poi. “Immagino resteremo qui tutta la notte...”
“L'ho detto...” Guisgard, mettendo poi i piedi su uno dei sedili “... tu sei troppo pessimista...”
“Pensi dunque che verso, diciamo, le tre o le quattro potrei essere nel mio letto a dormire?” Guardando l'orologio l'altro.
Guisgard sorrise.
“Puoi andare se vuoi...”
“Certo, così resteresti a fissare queste diapositive senza cavare un ragno dal buco...” sarcastico l'altro.
“Chissà” fissando il soffitto Guisgard “come Victor Fleming riuscì a trovare la sua Rossella per Via col Vento... o in base a cosa Zeffirelli scelse la sua Giulietta...”
“Magari erano meno pretenziosi di te.” Accendendosi una sigaretta l'altro.
“Non sono io a decidere...” scuotendo la testa Guisgard “... non sono mica il regista...”
“Già, solo la primadonna...”
“Davvero?” Sorpreso lui. “Sembro così?”
“Tanto.” Annuì l'altro.
“Beh, che colpa ne ho se la produzione mi ha chiesto un parere sulla protagonista del nuovo gdr...” portandosi le mani dietro la testa Guisgard.
“Allora riaccendiamo questo proiettore” guardandolo l'altro “e diamoci una mossa. Scegli la più bella figliola che c'è e diamole il ruolo della protagonista.”
“Ti sembra facile?”
“Beh, hai un tuo ideale di bellezza, no?” Fissandolo l'altro. “Certo che si. Tutti ne hanno uno. Ecco, passa in rassegna tutta la proiezione e quando vedi la tipa che più ti piace blocca il tutto e grida... eccola!”
Guisgard rise.
“Avanti, dimmi...” continuò l'altro “... come ti piacciono le ragazze? Bionde? Brune? Rosse? E gli occhi? Chiari o scuri? Oppure guardi altro, non so... le forme? O magari come si muovono... come parlano? Insomma... scegline una, su!”
“Vuoi davvero far ripartire le diapositive?” Chiudendo gli occhi Guisgard. “Le abbiamo viste già... quante volte? Tre, quattro?” Riaprendo gli occhi.
“Cinque.” Precisò l'altro.
“Ecco.” Tornando a chiudere gli occhi Guisgard.
“Allora descrivimi la donna che cerchi!” Esclamò l'altro. “Io esco in strada e la cerco!”
“Beh... è difficile a dirsi...” pensieroso Guisgard “... sai, deve bucare lo schermo, colpire lo spettatore ed il lettore... deve incarnare l'ideale che aveva in mente l'autore del romanzo... e Novalis non era uno dai gusti semplici...”
“Aveva una donna, no?” L'altro a Guisgard. “Tutti i poeti e gli scrittori ne avevano una... Dante aveva Beatrice, Petrarca Laura, Boccaccio Fiammetta, Leopardi Silvia... e Novalis?”
“Novalis era particolare...” quasi sottovoce Guisgard “... lui ha amato una sola donna per tutta la vita... Sophie morì presto... e lui la rese immortale con la sua poesia...”
“Vabbè, addio notte di sonno...” sdraiandosi sulla poltroncina l'altro.
“Non so...” giocherellando col telecomando del proiettore Guisgard “... a noi occorre una ragazza particolare...”
“L'hai già detto...” stancamente l'altro.
“Una bellezza fuori dal comune...” ancora Guisgard “... una... una come le dive di una volta... quelle che ammaliavano senza essere troppo truccate, senza il technicolor e senza essere rifatte...”
“Erano altri tempi...” bisbigliò l'altro “... il tipo di bellezza cambia...”
“La bellezza, quella vera, non cambia mai, fidati.” Replicò Guisgard.
“E chi vorresti?” Chiese l'altro. “Una Merilyn Monroe?”
“No, troppo svampita...”
“Allora una Jane Harlow?”
“Troppo appariscente...”
“Una Rita Hayworth dunque!”
“Troppo mangia uomini...” facendo no col dito Guisgard “... le spettatrici finirebbero col detestarla...”
“Mi arrendo...” sbottò l'altro.
“Eppure deve esserci...” alzandosi in piedi Guisgard.
In quel momento arrivò il ragazzo del bar.
“Ho portato due Coca Cole e qualche stuzzichino.” Disse.
“Chi li ha ordinati?” Stupito l'altro.
“I boss della produzione.” Rispose il ragazzo.
“Adoro gli sponsor!” Ridendo l'altro e prendendo avidamente il vassoio. “Fatti sotto, fratello!” A Guisgard.
“Per me solo la Coca, grazie.”
“Allora mangerò tutto io!” Divertito l'altro. “E poi è giusto... i divi devono restare in forma!”
Guisgard rise.
“A stomaco pieno ragioneremo meglio!” Disse l'altro.
“Dici?”
“Certo!”
“Io ne dubito...” perplesso Guisgard.
“Troveremo la bella per il nostro gdr, vedrai!” Sicuro l'altro. “E sarà così bella che tutti gli spettatori se ne innamoreranno!”
“Cercate la protagonista?” Prendendo la mancia il ragazzo del bar.
“Già, vuoi forse proporre una tua amica, ragazzo?” Mangiando l'altro.
“Oh, io ed i miei amici fantastichiamo sempre a scegliere la protagonista!” Sorridendo il ragazzo. “E' un gioco bellissimo!”
“Su, ora prendi la mancia e lasciaci lavorare.” Sbrigativo l'altro.
“Ehi, sai che è un'idea!” Esclamò Guisgard, appena uscito il ragazzo.
“Cosa?” Incuriosito l'altro. “Dare la mancia al ragazzo?”
“No, far scegliere al pubblico!”
L'altro restò sorpreso.
“Indire, non so, un concorso e chiedere al pubblico di proporre e scegliere la propria eroina!” Schioccando le dita Guisgard. “Che te ne sembra?”
“Dici funzionerà?”
“Certo!” Sicuro di sé Guisgard. “Vedrai, il pubblico ha ottimi gusti!”
“Lo spero...” prendendo altri stuzzichini l'altro “... dopotutto non abbiamo altre idee, no? O questa o chiedere alle candidate di risolvere un enigma.”
“Meglio la prima.” Facendo l'occhiolino Guisgard.
Il giorno dopo partì il concorso e tutti, lettori e spettatori, parteciparono in massa, proponendo le loro eroine.
E dopo una lunga e attenta selezione, il pubblico scelse tre donne, diversissime fra loro, ma bellissime e ciascuna, a modo suo, capace di incarnare la protagonista di una storia speciale, come il nostro gdr.
Il pubblico dunque, come ad incarnare il Fato o il caso (ma nulla accade per caso, si sa!), ha regalato alla nostra avventura la bellezza fresca e vivace di lady Altea, quella inquieta e allo stesso tempo solare di lady Clio ed il fascino magico e magnetico di lady Elisabeth.
E a tutte loro va il mio ringraziamento e quello, naturalmente, di tutti coloro che leggono e sognano con noi