Altea si alzò dal letto e si avvicinò ad una delle finestre per vedere cosa stesse succedendo.
La Santa Caterina infatti si era fermata di colpo.
L'oscurità ancora presente delle notte, unita alla foschia densa ed impenetrabile, impedivano di vedere troppo lontano.
Ma il corso del Lagno era bloccato da un grosso argine, fatto di fango, pietre, arbusti e detriti vari.
Intanto, sul ponte, Guisgard e Clio erano ancora insieme.
“Ascolta...” disse lui prendendo di nuovo il suo braccio “... da quando sei arrivata tu... io... io non ho più avuto una donna... che tu mi creda o meno...”
In quel momento si udì un secondo fischio della nave e qualcuno arrivò.
“Guisgard...” fece Irko “... c'è qualcosa che ci impedisce di continuare...”
Il capitano lasciò il braccio di Clio e si voltò verso il Rosso.
“Guarda...” indicando questi il parapetto.
Il presunto Taddeide si girò a guardare e vide quell'argine che impediva di proseguire oltre.
“Il Lagno è bloccato...” mormorò Irko “... chi può averlo fatto?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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