Alzai gli occhi su di lui.
"Ah, no? Certo che non mi hai mentito, sei sempre stato attento a non dire nulla di compromettente... Quindi mi stai dicendo che non c'era una donna nel tuo letto stanotte? Che non ha preso la camicia dalla tua cabina? Andiamo.. Quante volte ti ho chiesto di essere onesto con me?" con voce rotta "Non sono la tua donna, sei libero di fare ciò che vuoi.. ma almeno abbi la decenza di dirmi la verità... Almeno quello me lo devi.." scossi la testa, con lo sguardo triste "Ho creduto davvero a tutto quello che mi hai detto, sai?" con un filo di voce, senza riuscire più a trattenere le lacrime "Dimostrami che mi sbaglio... non chiedo altro.. e non vale il duello, troppo comodo.. Tutte le volte che ti ho chiesto delle spiegazioni non hai risposto...".
Poi quel fischio.
Mi asciugai le lacrime sul braccio.
Odiavo farmi vedere piangere, soprattutto da lui, ma faceva troppo male.
"Dobbiamo andare.." con voce distante "Vado a mettermi qualcosa addosso..".
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