La mano di Guisgard prese il polso di Clio, impedendole di andare via.
“Non ho l'abitudine” disse rimettendo la sua giacca sulle infreddolite spalle della ragazza “di rivestire donne con i miei abiti...” stringendo con le mani le spalle di lei “... e non ti ho mai mentito... su nulla...” la guardò negli occhi, per poi accarezzarle le guance inumidite da qualche leggera lacrima “... o vuoi che ti dia prova della mia sincerità sfidandoti a duello, come usavano fare gli antichi goti davanti a diverbi e dispute?” Sorridendo appena. “E poi, se ben ricordo, ti sono debitore di almeno un paio di abiti.”
Nella cabina del capitano, intanto, Altea era tornata a letto, togliendosi la camicia e addormentandosi poco dopo.
Ma poi il fischio improvviso della Santa Caterina destò tutti loro, facendo svegliare la stessa Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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