Altea uscì dal bagno con un elegante abito e tornando nella stanza non vide più nessuno.
Infatti né Chiò, né Ammone c'erano più.
La porta che dava sul balcone era aperta ed il profumo dei fiori giungeva ad inebriare l'intera camera.
Fuori aveva preso a piovere e la sera appariva enigmatica e sognante.
Ad un tratto qualcuno bussò.
Entrò allora il servitore.
“Milady, ecco messer Dipout...” disse ad Altea, per poi andare via.
Ed il pittore, oltrepassando la soglia, salutò con un inchino la donna.
Montò poi la sua tela.
“Milady, siete bellissima” fissando Altea “ma dovete spogliarvi per posare. Infatti vi ritrarrò nuda.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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