Mi abbandonai a quella passione travolgente, dimenticando ogni cosa.
Le mie labbra cercavano e trovavano le sue in un gioco infinito e passionale.
Mi ritrovai tra le sue braccia quasi senza accorgermene, e poi sul letto, restando incatenata ai suoi baci mentre le mie mani gli stringevano il collo, affondavano nei suoi capelli.
E poi quel tonfo.
Spalancai gli occhi e alzai un ginocchio, pronta ad attaccare.
Ma Guisgard uscì, non vide nessuno.
E infine quel biglietto.
Lo lesse ad alta voce, mentre la mia mente cercava di rimettere insieme i pezzi.
Dove eravamo, cosa stava succedendo.
Mi buttai pesantemente all'indietro, finendo sdraiata sul letto.
"Non si aspettano certo che io riesca a ragionare in queste condizioni?" Mormorai, cercando di calmare il respiro e i battiti.
"Vediamo.." Fissando il soffitto "La scala... La scala musicale? Mmm... La musica.. No, non è bianca o nera... Cosa c'è di bianco o nero?" Borbottai "La magia.. No, non ha senso, niente scale... Bianco, nero... La scacchiera è bianca e nera.. Potrebbe essere la regina? No, niente scale... Scale.. La torre ha le scale..." Puntellandomi sui gomiti per riuscire a vederlo "La torre.. Ma certo... C'è la bianca e la nera.. E si muove in orizzontale e verticale ... Che dici?" Pensierosa "Ma cosa può voler dire quella vera? C'è una torre finta?".
Mi ributtai all'indietro solo per un momento.
"Questa storia mi piace sempre meno..." Sospirai "Dobbiamo tornare dagli altri, si staranno chiedendo dove siamo finiti..." Con un sorriso.
|