Burmid rise a quella reazione di Elisabeth.
“Messere, io non permetto questo sulla mia nave...” disse Velv, alzandosi di scatto.
“Tornate a sedervi, capitano...” fissandolo Burmid “... datemi retta, è meglio... piuttosto, invece di fare il galante, vi conviene pensare al vascello volante... o finirete per non avere più una nave... hihihihihi...”
Velv si sedette, senza però distogliere lo sguardo dal mercenario.
“Ora perdonatemi, ma la mia gabbianella non ama stare troppo rinchiusa... hihihihihi...” fece Burmid “... ah, dimenticavo di dirvi che siamo diretti a Licinia... buona serata... a tutti e tre... hihihihihihihihihi...” ed uscì.
“Che uomo sgradevole...” dando un pugno sul tavolo Velv.
“Già, poco simpatico...” mormorò Nettuno.
“Continuate pure a cenare...” finendo il suo vino Velv “... io credo che uscirò sul ponte... quell'uomo ha reso irrespirabile l'aria qui... scusatemi.” Andando sul ponte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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